Pensavo uno di quei fatti folli tipo vediamoci.
Si, vediamoci, senza alcun nonostante tutto o fatti tipo dopo tutto quello che.
Ho anche un termos tipo verde smeraldo scuro per il caffè americano, che amo.
Tipo che mezzo litro di caffè resta caldo per ore, ore e ore.
Però vediamoci ja, è morto anche david crosby.
Ti porto in un posto bellissimo, si mangia bene, fanno un fatto meraviglioso, un trancio di baccalĂ su un letto di crema di cavoli, fantastico.
E' dietro piazza bellini, è anche molto carino e anche la cantina non è male.
Offro io, però se vuoi fare quei fatti emancipati possiamo anche dividere, figurati.
Poi, dopo, andremo un po' in giro.
Un paio di locali, qui al centro, anche se è arrivato un po' di freddo qui.
Magari ci andremo abbracciati, o meglio, con le mani nella mia tasca, come facevamo prima.
Prima prima, però, non poco prima, sia chiaro.
Qualche altro bicchiere, di bianco, non fruttato, ovviamente.
Musica, persone, gente, locali affollati dentro e vuoti fuori, con i vetri appannati e tutti che, meno male, fumano dentro.
Due sgabelli, le gambe incrociate e le tue mani fredde che cercano di farsi una sigaretta che poi si spegnerĂ tremila volte per tutti i baci che mi dai, per tutti i
baci che ti do.
Poi altro, la strada, i vicoli e i palazzi sgarrupati, il tuo naso freddo e tutti quei "ti ricordi?" che si mi ricordo, mi ricordo benissimo.
Ne sento ancora il sapore, il profumo, l'aria.
Come quando entri da qualche parte e senti quell'odore familiare, conosciuto, magari della casa dei nonni, mentre tua nonna cucinava.
Esatto, un fatto del genere.
Poi, vieni da me, nella mia nuova casa, che sto ancora mettendo in ordine, ma piĂą o meno, avrĂ giĂ un senso, una direzione.
Poi, prima di addormentarci, ti chiederò il permesso di addormentarmi sulla tua pancia, che amavo tanto.
Poi con il frack, mi metto in coda.
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Poster Parigi, Enzo Carella.
Grigio Parigi.